Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Nell’ellittico terzo lungometraggio di Bertolucci, Partner, Pierre Clémenti ci regala due interpretazioni elettrizzanti nei panni di un insegnante di recitazione senza pretese e del suo cinico sosia anarchico, le cui disavventure si svolgono sullo sfondo del movimento studentesco degli anni ’60.
Nell’ellittico terzo lungometraggio di Bertolucci, Partner, Pierre Clémenti ci regala due interpretazioni elettrizzanti nei panni di un insegnante di recitazione senza pretese e del suo cinico sosia anarchico, le cui disavventure si svolgono sullo sfondo del movimento studentesco degli anni ’60.
Dove altro si trova un Clémenti dissoluto e ribelle che legge brani di Barthes e Artaud, si rotola nella schiuma con Tina Aumont e parla con il suo doppio? In questa vivace rielaborazione de Il sosia di Dostoevskij, l’attore incarna e moltiplica la polveriera che era Roma nel 1968.