Il ritratto duro e impietoso della vagabonda Mona. Ritrovata congelata all’inizio del film, la sua storia viene ricostruita attraverso una serie di flashback raccontati dalle persone che ha incontrato prima di morire.
Un classico della filmografia di Varda, questo film è il ritratto inflessibile di una donna che si rifiuta di piegarsi alle norme sociali. Premiato con il Leone d’oro a Venezia, è una testimonianza del profondo umanesimo della regista e del suo sguardo critico nei confronti dei nostri pregiudizi.