1940. La popolazione giapponese è divisa tra interventisti e neutrali. Satoko, moglie di un mercante, è devota al marito, ma inizia a sospettare che stia tramando qualcosa. Presto si fa coinvolgere in un gioco in cui nasconde misteriosamente le proprie intenzioni.
Il maestro del genere Kurosawa si ispira a Hitchcock per questo vincitore del Leone d’argento, un racconto emozionante di identità celate e sfiducia matrimoniale. Diretto in modo perfetto, questo thriller avanza una tesi che dà da pensare: il cinema è l’atto di sovversione politica per eccellenza.