Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Mario Bellatín esiste: è uno scrittore messicano con un braccio solo e dall’incredibile vitalità; anche quando dice in Winter-house di essere già morto, e anche quando scrive testi autobiografici in cui il suo nome viene sostituito da uno pseudonimo che si riconosce come il fantasma di se stesso.
Mario Bellatín esiste: è uno scrittore messicano con un braccio solo e dall’incredibile vitalità; anche quando dice in Winter-house di essere già morto, e anche quando scrive testi autobiografici in cui il suo nome viene sostituito da uno pseudonimo che si riconosce come il fantasma di se stesso.
L’argentino Castro riesce a catturare la bellezza della quotidianità in questo ritratto sperimentale dello scrittore messicano Mario Bellatín, nato senza il braccio destro. Proprio come l’opera dell’autore, il film si dipana lungo la linea sottile tra “realtà” e “finzione”.