“In questo momento ho delle idee a livello embrionale, l’esperienza di “Due piccoli italiani” in qualche modo mi ha fatto capire che esiste un mercato che ha bisogno di categorie nel cinema. Il mio film non riesco a collocarlo in nessuna, ma era quello che volevo fare, che sentivo di fare. Sicuramente per un cortometraggio, comunque, si’.”