Il pluripremiato Zanussi, uno dei grandi registi polacchi, ha esordito con questa opera prima incredibilmente matura e dalla profonda indagine psicologica che parla di carriera (il regista studiò fisica), amicizia e filosofia di vita.
Zanussi applica la sua acuta sensibilità poetica alla seconda generazione di polacchi, che fatica a trovare uno scopo sotto il regime comunista. Il film, cinetico e impressionista, viene spinto al punto di rottura dalle promesse e le fatiche dell’amore e della fisica. Pardo d’oro a Locarno.
Attraverso gli occhi del protagonista e le tribolazioni di un uomo onesto e incorruttibile, vediamo cos’è diventato il sogno comunista alla fine degli anni ’70. Uno dei più celebrati film di Zanussi e vincitore del Premio della Giuria al Festival del Cinema di Cannes.
L’ultimo film della nostra retrospettiva su Zanussi ci porta nell’era post-comunista della Polonia di oggi. Si tratta di una pellicola eloquente sulla ricerca dell’armonia spirituale di fronte alla morte, e pone domande fondamentali su come accettare un mondo in continua evoluzione.
Il teso Kammerspielfilm di Krzysztof Zanussi, presentato a Cannes nel 1971, trabocca di scontento generazionale. Facendo emergere la dubbia moralità alla base di una splendida casa ancestrale, il film affronta le catene della disfunzione familiare e il caos sociopolitico di un Paese intero.