Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Y., un regista israeliano, giunge in un villaggio sperduto nel deserto per la proiezione di un suo film. Qui incontra Yahalom, una funzionaria del Ministero della cultura, e si ritrova a dover combattere due battaglie vane: una contro la morte della libertà e l’altra contro quella di sua madre.
Dopo aver vinto l’Orso d’oro con Synonyms, l’israeliano Lapid ci racconta la storia di un regista alle prese con una serie di crisi personali. Febbrile e profondamente personale, Ahed’s Knee (premiato dalla giuria a Cannes) esamina la natura dell’identità personale e della condizione degli artisti.