Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Alla periferia di una città italiana, una struttura di accoglienza notturna si prende cura dei senzatetto. Qui, il tempo e lo spazio cessano di esistere. Di notte, intorno a un fuoco o sotto deboli luci elettriche, le voci di chi non dorme si confidano con la telecamera.
Esitando sui volti dei suoi soggetti, il documentario di Luca Magi dona profonda autonomia ai senzatetto, che solitamente sono rappresentati da meri dati statistici. L’insonnia, lo stato tra i sogni e la realtà, diventa una potente metafora della labilità della vita ai margini della società.