Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Kyoko è un’artista ventunenne che ama essere al centro dell’attenzione. Un giorno, se la prende con la sua assistente, umiliandola sessualmente davanti al resto del personale. All’improvviso qualcuno urla “Stop!” e ci rendiamo conto che in realtà si tratta di un set cinematografico.
Il provocatore giapponese Sono Sion (Love Exposure), da sempre amante della sovversione dei generi, ribalta il proprio incarico trasformando il suo film softcore in una denuncia sull’industria del sesso (e dell’arte) a colori pastello che infrange la quarta parete.