Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Una studentessa di cinema indiana scrive una lettera al suo ragazzo da cui è stata separata a forza. Le sue parole si mescolano alle immagini delle proteste nei campus universitari, ad articoli di giornale e filmati d’archivio sull’ascesa al potere di Narendra Modi.
Before she took the Grand Prix at Cannes for All We Imagine As Light, Payal Kapadia crafted a poetic, thought-provoking chronicle of student unrest amid the chaos of Modi’s India. Aching with the urgency of revolution, this romantic, epistolary documentary is a flickering love letter to cinema.