Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Un trio di adolescenti, di origine ebraica, francese e africana, vaga per la banlieue parigina e ci mostrano le tribolazioni quotidiane della popolazione immigrata. La consapevolezza di questa emarginazione raggiunge però un punto di rottura.
Mathieu Kassovitz aveva solo 27 anni quando si fece conoscere con questa provocatoria odissea urbana. In anticipo sui tempi, L’odio, che cattura la brutalità delle forze dell’ordine e le vite ai margini delle banlieue parigine, è diventato oggi un pilastro di un genere ormai diffusissimo.