Film bellissimi, interessanti, incredibili.
Un uomo si avventura nella zona vietata nel raggio di 20 kilometri dal reattore nucleare di Fukushima. I ciliegi sono in fiore e la natura circostante crea un’impressione idillica. Le radiazioni sono invisibili, ma il vuoto incombe dove lo tsunami ha spazzato via case e strade.
One of the first films to chronicle the aftermath of Japan’s 2011 nuclear catastrophe, this is a searing portrait of the inhabitants who remained in the radioactive zone. Toshi Fujiwara balances poetic narration with ground-level footage, but all is secondary to the eloquent testimony of survivors.