Nonostante il titolo richiami tutt’altro genere, l’approccio di McKenzie a soggetti difficili come la dipendenza (da sostanze e affettiva) non ha nulla di orrorifico. Ricco di empatia e atmosfera, con il suo stile audace il film mostra le sfaccettature dei personaggi attraverso intensi primi piani.

La storia di amicizia di Ashley McKenzie abbraccia il subbuglio e la bellezza della neurodiversità e della non conformità di genere contrastando il gelo del sistema sanitario canadese con amore. Le interpretazioni degli attori e le musiche eteree creano una potente alchimia di emozioni e sensazioni.