Affidandosi ai poteri di acqua, fuoco e aria, il secondo film stregato di Léa Mysius, interpretato dalla magnetica Adèle Exarchopoulos, ridefinisce il genere unendo sapientemente una storia d’amore queer al fantasy e al racconto di formazione, mescolando magia, desiderio, pregiudizio e vendetta.

Tre amanti rimangono coinvolti in un vortice di desiderio represso e risentimento nell’onesto e caustico nuovo film di Ira Sachs sulle incasinate relazioni moderne. Proprio come i suoi dinamici protagonisti (Franz Rogowski, Adèle Exarchopoulos e Ben Whishaw), questo film trasuda sex appeal.

Con una delle migliori interpretazioni del cinema contemporaneo, Adèle Exarchopoulos splende nei panni di una ragazza che esplora la propria sessualità in questo splendido racconto di formazione. Il film vinse la Palma d’oro e, per la prima volta, anche Exarchopoulos e la co-star Léa Seydoux.

In Sibyl di Justine Triet (con Gaspard Ulliel, Virginie Efira e Sandra Hüller), il caos è sia croce che delizia e la morale è solo un’opinione. Psicanalisi e cinema si fondono in un gioco erotico pericoloso ed entusiasmante di difficile classificazione, in cui si mescolano verità e finzione.